50 anni fa oggi venivano inaugurati gli Electric Lady Studios

 

 


Cinquant'anni fa oggi venivano inaugurati gli Electric Lady Studios, fortemente voluti da Jimi Hendrix che si era pesantemente indebitato per realizzare questo suo sogno. Gli Studios a tutt'oggi sono tra i più moderni e meglio attrezzati del mondo.

Qui registrano e hanno registrato parecchie star mondiali come ad esempio:

 Stevie Wonder, Led Zeppelin, Prince, The Clash, Lou Reed, Kiss, AC/DC, Led Zeppelin, Blondie, Run DMC, The Roots, Bob Dylan, John Lennon, Nas, Kanye West, Madonna, Beyonce, Stevie Wonder, Billy Idol, U2, Adele, Frank Ocean and Daft Punk e moltissimi altri.

“The Village Barn”

 Ma prima che ci fossero gli studios al  
52 West 8th Street, dal 1930 al 1967, il pianterreno dell'edificio ospitava il “The Village Barn,” un ristorante e  nightclub. 

Nel 1968 subentrò un'altra gestione e il locale cambiò nome diventando il "Generation Club" locale alla moda dove Hendrix, Janis Joplin, B.B. King, Chuck Berry,  Sly and the Family Stone, Eric Burdon, Johnny Winter e molti altri musicisti si esibivano in favolose jam session.




 


Jimi era praticamente di casa al "Generation"



 


Nel 1969 lo acquistò Jimi Hendrix o meglio il suo management. Jimi voleva costruire li gli studios più belli e più a l'avanguardia del mondo, dove i musicisti si sarebbero dovuti sentire a loro agio come a casa ma con tutte le strumentazioni più avanzate. Hendrix aveva anche idee molto particolari riguardo l'estetica, voleva che molte pareti fossero coperte da immagini psichedeliche e che molte di queste pareti fossero curve, per questo fu incaricato l'architetto John Storyk che così ricorda:

"Mi laureai a Princeton nel 1968, a quei tempi suonavo anche in una blues band. Guadagnavo di più e mi divertivo di più come musicista, vedevo l'architettura come un lavoro di routine.

Qualche volta frequentavo il "Generation Club"  un club d'avanguardia che è durato nove mesi. Il club aveva anche frequentatori molto alla moda, incluso Jimi Hendrix, che li conobbi. 

Poi  Hendrix ha acquistato il club e voleva che lo disegnassi. L'idea del club è stata subito scartata, ma l'offerta si è evoluta in una commissione di progettazione dello studio. "

 

John Storyk e Eddie Kramer

Jimi comincia già a lavorare da giugno nei suoi studios  e li registrerà e mixerà delle perle quali "Angel", "Drifting", "Dolly dagger" e proprio con quest'ultima Jimi, il 24 agosto 1970,  termina la sua ultima session agli studios.... 

 Sempre in quei giorni Jimi chiamò la sua amica Sharon Lawrence per raccontargli degli Electri Lady Studios spiegando nei dettagli le caratteristiche dei nuovi microfoni e le idee tecniche che lo stavano entusiasmando ma nello stesso tempo era preoccupato per le spese degli Studios disse “Andremo in Inghilterra per il festival di Wight per pagare le spese, sarà una seccatura. I festival sono una farsa, devo fare questo viaggio per soldi, per pagare i salari e un milione di altre cose”.


Questo è lo Studio A, la stanza che Jimi aveva progettato e costruito secondo il suo gusto specifico.  Qui ha registrato  "Freedom", "Angel" e "Dolly Dagger", che sono stati pubblicati postumi su Cry of Love e  First Rays of the New Rising Sun. La stanza ha subito pochi cambiamenti estetici da quando è stata costruita, e ha molte superfici curve e rotonde e finestre secondo i desideri e le istruzioni dettagliate di Jimi.

 

biglietto d'invito per l'inaugurazione degli studios

Il 26 viene programmata una festa per l'inaugurazione degli studi, un evento che raccoglie musicisti, promoter, con una lunga lista di invitati comprendente anche amici e giornalisti.

Tra gli altri partecipano Mick Jagger, Yoko Ono, Johnny Winter, Noel Redding, Patti Smith, alcuni membri dei Fleetwood Mac, Bill Graham, Al Aronowitz.

 

Hendrix presenta gli Electric Lady

New York – La superstar Jimi Hendrix è a New York in previsione dell’apertura dei suoi studi di registrazione il 26 agosto, gli Electric Lady al 52 di West Eight Street.

Gli Electric Lady hanno due sale di registrazione la più grande ha una consolle di 36 tracce ed è divisa in modo che si possa suonare dal vivo. Gli altri servizi offerti dallo studio includono luci colorate, un sintetizzatore Moog ed eleganti decorazioni coerenti con l’immagine di Hendrix. Lo studio è stato progettato da Eddy Kramer, capo ingegnere, l’addetto alla sicurezza è Shimon Ron,

mentre il suo secondo è Kim King, Jon Storik èl’architetto diretto da Jim Marron. Agli studios hanno già registrato numerosi artisti tra cui : Buzz Linhart,Elliot Randall, Irene Reid, Glory River, Hendrix stesso mentre I Led Zeppelin hanno mixato qui il loro ultimo LP.

 Da CASH BOX 29 agosto 1970

 Jim Maroon, produttore:

 "E' stato difficile convincere Jimi a venire alla festa, continuava a ribattere scusandosi che doveva ripartire per il tour. Alla fine gli dovetti dire a muso duro, che era stato lui a insistere per aprire quegli studi e non poteva mancare al varo ufficiale. Così, un po' a malincuore fece una breve apparizione al party."

 I dettagli della serata giungono anche da molti altri invitati.

 Pat Costello, un'amica di Jimi:

 "Eddie Kramer ebbe l'idea di far servire del sushi, che all'epoca era una cosa insolita: e la gente si divertì molto a gustarlo quella sera."

 Patti Smith, allora musicista alle prime armi:

 "Incontrai Jimi che saliva le scale, io ero lì seduta, sorridente. Gli spiegai che mi sentivo fuori luogo e non me la sentivo di entrare. Mi rispose ridendo che, a differenza di quanto pensava la gente, anche lui era timido e le feste lo mettevano a disagio.

Passo' un po' di tempo con me per raccontarmi le sue visioni sulla musica e quello che voleva combinare in quegli studi. Sognava di convocare e far suonare musicisti da tutto il mondo: non importa la chiave, il tempo o la melodia, continueranno a suonare fino a trovare un linguaggio musicale comune. Quello era il suo progetto artistico. Poi mi salutò dicendo che sarebbe partito da lì a poche ore per esibirsi al festival dell'isola di Wight."

 


 Neil Preston, uno dei reporter presenti:

 "La stampa era convocata alle 19, ma non si presentarono in molti. Il party vero e proprio era fissato alle 21,30 quando arrivò anche Jimi, che non resto' però fino alla fine. Intanto Eddie mostrava le apparecchiature e la consolle con lo stesso entusiasmo di un bambino davanti ai regali di Natale.  La festa andò avanti fino a notte fonda, ci fecero anche ascoltare alcuni nastri di musica appena realizzata: erano i nuovi pezzi di Jimi e nonostante la confusione mi concentrai e alcune cose mi sembrarono notevoli. Un po' alla volta ce ne andammo tutti via: alla fine rimase un grande caos, sembrava ci fosse stata la terza guerra mondiale."

 John Veneable, un impiegato degli Electric Lady Studios:

"Vidi Jimi poco prima che uscisse, era nell'ufficio di Michael Jeffrey, stavano parlando del tour. Tra me e me pensai: questo ragazzo non ha nessuna voglia di andare in Europa. Non potevo dire nulla, ero stato appena assunto, ma non dimenticherò mai quella sensazione."

 Noel Redding, compare fin dagli inizi con gli Experience:

 "Incrociai Jimi per un momento e mi disse sto andando in Europa probabilmente ci vedremo li. No, Jimi non volle suonare in quella festa. E fu l'ultima volta che l'ho visto vivo."

 

Una  parete degli studios

Il party degenerò presto nel caos quando alcuni imbecilli cominciarono a tirarsi del cibo.

Nel complesso l'atmosfera della festa fu pesante e sgradevole, tutti erano ubriachi, sballati, vomitavano sulla moquette nuova e Jimi era infastidito e disgustato dal vedere così oltraggiata la sua creatura e se ne andò presto.

Più tardi quella sera, si trovò con Colette Mimram e Devon Wilson. Colette avrebbe voluto accompagnare Jimi durante il tour europeo ma non era riuscita a rinnovare il passaporto, Devon si offrì di andare con lui ma lui declinò vigorosamente. Voleva troncare i rapporti con lei per via della droga, lei era una tossica e Jimi era contrario alle droghe pesanti. Jimi che odiava dire di no a chiunque si ritrovò a dare un taglio alla loro amicizia.

 


Fuori dagli studi, ottava strada west, una limousine aspettava per condurlo all'aeroporto JFK, da dove si sarebbe imbarcato alla volta di Heathrow, Londra, su un volo British Airways.

Ad accompagnarlo il roadie e tecnico Eric Barrett, onorato dalla richiesta di Jimi che lo volle al suo seguito. Per Hendrix quello in Inghilterra era il primo impegno dopo circa un anno e mezzo in quel paese.

 

Gli studios oggi


Fonti:

The story of life, gli ultimi giorni di Jimi Hendrix

https://www.blogdellamusica.eu/the-story-of-life-gli-ultimi-giorni-di-jimi-hendrix-libro/ 

John Storyk 

The long cultural history of ...electric lady

https://reverb.com/news/show-us-your-space-electric-lady-studios?fbclid=IwAR1F_6JjkVEFD2sM7oX3MIx8nAbE_rTHZejpnsModyCxxNCYpR1Su54fGRo 

 http://electricladystudios.com/

 

 

Segnala a Zazoom - Blog Directory

Commenti

Post popolari in questo blog

The Story of Life Gli ultimi giorni di Jimi Hendrix

"La mappa del tesoro" Jimi Hendrix, Hawaii 1970